Saverio nella tana del lupo è il racconto di una persona davvero speciale.
Una lettura che trasmette le emozioni e la bellezza dei luoghi provate da chi ha avuto la fortuna di conoscere un pastore che ama la vita e la natura. Che difende a ogni costo.
Esperienze come questa dimostrano che le escursioni nel Cilento vanno oltre la classica passeggiata alla scoperta della natura.
Qui si incontrano personaggi e storie semplicemente straordinarie. Buona lettura!
Rapiti dalla musica e dalla bellezza della natura
Saverio suona l’organetto.
Intorno a lui e con lui suona una natura antica, il carrubo secolare, enorme, capace di ospitare più di cento persone sotto la sua meravigliosa chioma, i campanacci delle capre agili e indipendenti, la montagna, che rimanda le brezze fresche dei suoi valloni rivestiti di macchia mediterranea.
Alle sue spalle, dietro uno stretto vialetto di ghiaia, il mare cristallino della Baia del Marcellino che accarezza la Spiaggia dei Francesi.
“Guarda che luna, guarda ‘a sciuscella..’”, canta Saverio, con il suo corpo magro e cotto dal sole.
Con i suoi baffi levantini e gli occhi scuri chiusi per l’ebbrezza della musica.
E noi lo ascoltiamo, come fosse un Pifferaio Magico, rapiti nella sua rete di bellezza indomabile.
L’incontro con Saverio nella Tana del lupo
Quando il barcone-taxi del mare che da Scario (a due passi dalla nostra struttura, vedi Google Maps) ci accompagna alla Baia del Marcellino, dopo aver costeggiato le altre meravigliose spiagge della costa (I Gabbiani, la Grotta del Monaco, la Molara e altre), antiche peschiere neandertaliane pressoché inaccessibili a piedi, nulla fa immaginare che, dietro i cespugli, si celi La Tana del Lupo.
Un angolo di Paradiso fresco e accogliente che ospita un punto di ristoro (rigorosamente ecologico, Saverio non transige).
Qui non troverete gelati né cucina di mare. Non si usano detersivi e saponi.
Si cucina su una gigantesca griglia costruita dalla famiglia di Saverio.
E si beve il suo vino in boccali di terracotta.
Saverio è un pastore, felice di esserlo.
Accompagna le sue capre sulla spiaggia e poi le lascia libere di scorrazzare lungo i crinali rocciosi che fiancheggiano il grande vallone. È impressionante, se visto da lontano.